giovedì

Grazie di tutto, dottor House!





(William House gioca a "Forza4" con una piccola paziente, anno 1984)



" GRAZIE DI TUTTO, DOTTOR HOUSE "

Il giorno 11 dicembre 2012 , all'età di 89 anni, è scomparso William Fitzgerald House, alias "zio Bill" o "il dottor House", come simpaticamente veniva chiamato. A molte persone il nome di William House non dirà molto, tuttavia è degno di nota il fatto che, tra le altre cose, nel lontano 1960 fu l'inventore dell'orecchio bionico, poi chiamato più correttamente impianto cocleare. I primi modelli erano rudimentali, addirittura fino al 1968 quasi inutilizzabili dal momento che solo in quell'anno si scoprì come utilizzare il silicone, una sostanza inerte che permette di inserire corpi estranei metallici nell'organismo umano con buone possibilità di non provocare rigetto. Per tutti gli anni '70 studiò il modo per migliorarli, e finalmente all'inizio degli anni '80 si riuscì ad avere il permesso della Food and Drug Administration per la commercializzazione. E il resto è storia.
Il nome di William House è legato anche ad altri scoperte (è considerato il padre della Neuro-otologia) e per fatti di cronaca che fecero clamore all'epoca (nel 1972 si trovò a dover curare l'astronauta della missione Apollo 14 Alan Shepard, che soffriva di vertigini e si era visto revocare il permesso per andare nello spazio. Al termine della missione, l'astronauta Shepard ringraziò pubblicamente il dottor House dicendo che, grazie a lui, era riuscito a mettere piede sulla Luna).
William House era un pò un pesce fuor d'acqua nell'establishment medico, e negli ultimi anni pubblicò la sua (amara) autobiografia, intitolata "The Struggles of a Medical Innovator"
(http://www.audiologyonline.com/interviews/interview-with-william-house-m-1337)

Tuttavia, la cosa più triste è che la scomparsa di William House è passata quasi completamente sotto silenzio: oltreoceano il Los Angeles Times ha dedicato un articolo in memoria, in Europa quasi niente, e non parliamo del nostro paese.
Oggi la scoperta più importante del dottor House, seppur assai diversa da come lui l'aveva ideata, è utilizzata da più di duecentomila persone (di cui circa dodicimila in Italia).
Ecco, io penso che, se la sua scomparsa è passata inosservata, ebbene, qualcuno che dica "Grazie, dottor House!" ci debba essere.
Un minimo di gratitudine è doverosa, per chi sembra essere stato dimenticato troppo in fretta.