giovedì

Quali sono i dispositivi di "aiuto all'ascolto" per l'impianto cocleare?

Dal momento che il post precedente, relativo a "Impianto Cocleare e Telefono" ha suscitato vasti dibattiti e richieste di informazioni, ne approfitterei per fare una panoramica di tutto quello che c'è a disposizione dell'utente per facilitare/migliorare sempre più l'ascolto, cercando di mantenere un discorso in parole semplici ed evitando di annoiare con spiegazioni che a voler essere pignoli, occuperebbero volumi interi.
Credo sia interessante affrontare questo discorso anche per un altro motivo: nei miei viaggi all'estero ho notato una consapevolezza e un livello di informazione su questa tematica molto, ma molto, superiore a quello presente nel nostro paese. Circa tre quarti di tutti i bambini con impianto cocleare a scuola utilizza il sistema FM per sentire meglio all'interno della classe, laddove nel nostro paese si incontrano molte persone che non hanno idea, o se ce l'hanno è molto vaga, di cosa sia un "aiuto all'ascolto". Pertanto ritengo sia buona cosa approfittarne per illustrare per linee generali la situazione corrente.

I dispositivi di "aiuto all'ascolto" giocano essenzialmente sul fatto che si cerca di migliorare il rapporto segnale-rumore ("signal-to-noise ratio"). Che cosa significa? Significa che molte volte il motivo per cui non si capisce bene è dovuto al fatto che il suono (ad esempio le parole di un discorso, un programma TV) si disperde in quanto troppo lontano, oppure è accompagnato da rumori e frastuoni ambientali che si accavallano e rendono inintelligibile quanto detto. Se noi riuscissimo a far sì che la parola arrivi direttamente al nostro orecchio senza dispersioni e senza rumori ambientali concomitanti, avremmo "alzato" il segnale e "abbassato" il rumore, ovvero migliorato il rapporto segnale-rumore.
Nel corso degli anni la situazione si è molto evoluta....e va evolvendosi tuttora, quindi è probabile che fra pochi anni le cose staranno in maniera differente da ora.
Ma in concreto come si raggiunge un obiettivo del genere? Ci sono diverse metodi, che, essenzialmente, dal punto di vista tecnico, si riducono a due:
1) il Telecoil (o "bobina telefonica" interna)
2) il sistema FM (trasmissione radio).

1) Il Telecoil è una spira di sottilissimo filo di rame avvolto intorno a un cilindro metallico, contenuto all'interno dell'impianto cocleare e della maggior parte delle protesi acustiche, e funziona come se fosse un microfono ricevitore; ma la sua caratterisitca, diversamente dai microfoni tradizionali, è quella di ricevere le onde magnetiche. Ad esempio quelle provenienti dai telefoni fissi da casa, ed è questa l'origine del nome (TELEphone COIL). In origine il principale uso dei Telecoils era quello di aiutare l'ascolto telefonico in quanto, con l'accostare la cornetta del telefono all'orecchio, le protesi acustiche producevano il famigerato "fischio" dell'effetto feedback: con l'utilizzo del Telecoil invece, non c'erano problemi e addirittura il suono sembrava essere più nitido. Il motivo della nitidezza è dovuto essenzialmente al fatto che si viene ad evitare l'effetto dispersione del suono nell'aria e si eliminano i rumori ambientali del luogo in cui ci si trova, in quanto il segnale non è sonoro, bensì magnetico, e il Telecoil, quando attivo, "spegne"il microfono tradizionale. Così facendo elimina tutti i segnali sonori accogliendo solo quelli magnetici: si sente quindi solo quanto trasmesso dall'altra parte del filo, dal nostro interlocutore, eliminando qualsiasi altro presente nella nostra stanza. Nessuna meraviglia che il Telecoil abbia raccolto tanti consensi: si riusciva ad avere un ascolto "pulito" delle telefonate.
Tuttavia, con gli anni, altri dispositivi si sono affiancati ai telefoni nel tentativo di trasmettere i suoni anche a distanze maggiori (oggi, è probabile che il sistema che sfrutta il telecoil lo si trovi anche con il nome di "sistema ad induzione magnetica").

Uno degli utilizzi più rinomati del Telecoil è appunto quello del cosiddetto "laccio ad induzione magnetica" (loop, "magnetic-induction loop"). Immaginiamo un filo circolare (appunto, il laccio o loop), al posto della cornetta telefonica. Mentre prima il segnale magnetico proveniva dalla cornetta telefonica, adesso proviene da ogni centimetro del "laccio". Posizionandosi in prossimità del filo, con il Telecoil attivato, si riuscirà a sentire il segnale magnetico, che viene quindi tradotto in suono, in maniera nitida e precisa, e il bello è che l'oratore può essere anche a distanza considerevole. E' sufficiente che la fonte sonora sia collegata a questo laccio (per esempio un oratore al microfono dal quale si diparte il laccio).
"Laccio" è una espressione molto vaga. Con l'espressione "laccio" intendiamo sia il quasi-laccio che si sistema sull'orecchio (gancetti, earhooks, o silhouettes), sia il laccio vero e proprio che si mette intorno al collo, esattamente come una collana (necklace), sia infine il giganteso "laccio da stanza", che si applica alle pareti di una intera stanza rendendo qundi l'intero ambiente accessibile ai portatori di protesi acustica o impianto cocleare. E' chiaro che maggior è la distanza di posizionamento, minore è l'effetto; quindi se in una stanza ci posizioniamo in prossimità del filo si sentirà benissimo, se invece ci mettiamo a distanza, le onde magnetiche del laccio non arriveranno al Telecoil e non si sentirà praticamente niente. Più si sta vicino al filo, meglio è. Qundi in linea di massima, il loop "da orecchio" (gancetti) è migliore del loop "a collana", che a sua volta è migliore del loop "da stanza". Vi sono infinite altre variabili da considerare, tuttavia, come ad esempio la potenza del segnale d'origine, la potenza del telecoil, il fatto che solo ruotando la testa mentre si ascolta può far "perdere" il segnale per un attimo..... insomma, i risultati sono assai soggettivi.
Una variante interessante dell'utilizzo del Telecoil è il "Soundshuttle": ha l'aspetto di una minuscola valigetta di plastica, con il simbolo dell'orecchio stampigliato sopra, va appoggiata sul tavolo o scrivania, e funziona nelle conversazione tra singole persone. La voce viene raccolta da un microfono, convertita in segnale magnetico e l'utente, dopo aver messo in funzione il telecoil, ascolta "come se fosse una telefonata". lo svantaggio è che per funzionare bisogna essere a massimo un metro e mezzo di distanza dal Soundshuttle, altrimenti si perde il segnale; il lato pratico è che il Sounshuttle si può portare appresso ovunque. Molto diffuso all'estero negli uffici pubblici, alle poste, eccetera.

Comunque, tutti i "loops" funzionano secondo lo stesso principio: onde magnetiche che partono da una fonte e vengono recepiti dal Telecoil dell'impianto cocleare o protesi acustica, e quindi trasformati in segnali sonori. lo svantaggio è che si è "schiavi del filo", non c'è sistema "wireless", senza fili: il segnale parte dall'origine viaggia sul filo e se lo si vuol captare, bisogna essere il più possibile in prossimità del loop. Altro svantaggio, sopratutto nei grandi ambienti, è che se vi è un qualsiasi dispositivo che emette onde magnetiche (quasi tutti...) questi si sentiranno sotto forma di interferenze. Inoltre sempre nei grandi ambienti, bisogna stare "all'interno del loop" e il più possibile "vicino al loop".
Quale è il vantaggio del "laccio"? essenzialmente il costo. Il loop è davvero economico, i dispositivi per uso personale (gancetti o necklace) funzionano in maniera soddisfacente, non c'è bisogno di nessuna attrezzatura aggiuntiva (bisogna solo premere il tasto Telecoil), e si rimane a costi più accessibili rispetto all'altra tecnologia di cui accennavamo, ovvero il sistema FM, più costoso.

2) Cosa è il sistema FM? E' essenzialmente la trasmissione radio del segnale. Immaginiamo le radio comuni: lo speaker parla a centinaia di km di distanza, noi da casa accendiamo la radio, e sentiamo forte e chiaro le parole. Ecco, il sistema FM (Frequency Modulation) è in poche parole proprio questo. Mentre il segnale radio tradizionale trasmette a lunghezze d'onda variabili tra 87 e 107 MegaHertz, il sistema FM per impianto cocleare/protesi acustica trasmette a lunghezze d'onda differenti, in modo da non andare ad interferire (ogni lunghezza d'onda è regolamentata da leggi apposite). La maggior differenza con il Telecoil quindi quale è? E' il fatto che lo speaker deve parlare a un microfono "trasmettitore", a una frequenza radio prestabilita.....e l'utente deve avere una "radio" per captare il segnale a quella medesima lunghezza d'onda. La "radio ricevente" in questione è minuscola e va "attaccata" all'impianto, attraverso l'apposito slot per le espansioni. Il sistema prende nomi diversi a seconda del produttore: "Microlink", "Smartlink","Amigo", eccetera. non c'è bisogno di dire che tutto l'apparato è assai costoso, ed è questo il principale motivo che ne ostacola avolte la diffusione. La radio "trasmittente" si applica di solito al collo dello speaker, oppure al bavero della giacca, ed è di dimensioni minuscole anch'essa. Il vantaggio del sistema FM è che si sente molto bene, anche a grandi distanze, non c'è bisogno di un filo magnetico, non ci sono interferenze, c'è libertà di movimento, si può spaziare avanti e indietro senza perdere il segnale.
Una soluzione meno efficace, ma in alcuni casi più pratica, del sistema FM è il cosiddetto "Soundfield": in pratica, il suono del trasmettitore arriva a un altoparlante piazzato sul tavolo o nelle vicinanze, che può essere rimosso e portato con sè. Non c'è bisogno quindi di collegare materialmente nulla all'impianto cocleare, basta posizionarsi vicino all'altoparlante. E' da notare che nel caso del Soundfield tutti sentono i suoni che escono dall'altoparlante, anche le persone normoudenti. Non è quindi un dispositivo "per sordi", bensì aiuta le persone sorde, come le normoudenti, a sentire più forte e meglio.
Anche nel caso di vasti ambienti, quindi, si può utilizzare il sistema FM, con ricevitori personali collegati a cuffie o loops (sistema ibrido, vedi oltre)

C'è infine una variante del sistema FM, tesa a migliorare ulteriormente la qualità di ascolto, ed è l'utilizzo del "FM Dinamico" ovvero un particolare microfono con filtro che taglia via tutte le interferenze e i disturbi fin dall'origine, in modo da avere sempre una ricezione del suono ideale.

Abbiamo quindi i due sistemi del Telecoil e della trasmissione FM.....e non poteva mancare chi ha cercato di unire i due sistemi a formare una sorta di tecnologia ibrida: il sistema Telecoil-FM, che sfrutta ambedue i principi contemporaneamente. Si ha quindi trasmissione radio dallo speaker all'utente, che non porta alcun ricevitore inserito dentro l'impianto, bensì indosso, per esempio nel taschino o appeso al collo: e da qui si diparte il loop o il gancetto che va a posizionarsi in prossimità dell'impianto. Dal punto di vista pratico l'ibrido Telecoil-FM è ottimo perchè riesce a prendere il meglio delle due possibilità.

E' finita qui? No, in quanto per ovviare al costo elevato del sistema FM -cercando di preservarne la qualità- si è studiato una variante, quella del Bluetooth. Il Bluetooth è un sistema senza fili studiato per collegare tra loro le periferiche del computer; ebbene, dal momento che il Bluetooth funziona "ad onde corte" (3 GigaHertz) si è pensato di utilizzarlo come se fosse un trasmettitore FM, sfruttando il fatto che ha un costo molto basso. Quindi si hanno trasmettitore e ricevitore che funzionano secondo lo standard Bluetooth, ampiamente diffuso. Il trasmettitore può essere anche un cellulare, un computer, qualunque cosa sia dotato di funzionaità Bluetooth. La qualità di ascolto sembra essere appena inferiore a quella del sistema FM classico; piuttosto, lo svantaggio maggiore è la portata massima di circa dieci metri, o anche meno, quindi è utilizzabile solo all'interno d una stanza non troppo vasta. Non esiste al momento (2012) un connettore Bluetooth per impianto cocleare, ma solo per protesi acustica, quindi su un impianto cocleare lo si può utilizzare solo in maniera "ibrida", in accoppiata con il Telecoil.

Un ultimo sistema ampiamente utilizzato, ma limitatamente per quanto riguarda protesi acustiche ed impianti cocleari, è quello "a raggi infrarossi". Il suono all'origine viene catturato, normalizzato e spedito tramite un fascio luminoso all'infrarosso al ricevitore indossato dall'utente, che poi sfrutterà il telecoil. Non c'è bisogno di filo ma è necessario essere in linea retta rispetto al raggio luminoso. Basta spostarsi per perdere il segnale. Oggi questo sistema è utilizzato per lo più per l'ascolto della TV, della musica a distanza o anche delle conferenze, e non solo da persone sorde ma anche da normoudenti che preferiscono utilizzare, ad esempio, le cuffie senza fili.

Come si vede,la panoramica è vasta e complessa....
Riassumendo, le possibilità di aiuto all'ascolto per chi ha un impianto cocleare sono:
- i dispositivi che sfruttano il Telecoil interno, basati su fili che emettono segnali magnetici; ottimi per ascolti preferibilmente "statici" ( telefonate, ascolto musica da Ipod o cellulare, televisione, eccetera)
- i dispositivi che emettono onde radio (FM statici, FM dinamici),non hanno bisogno di fili, ma sono più costosi; Ottimi per grandi spazi dove ci si si può muovere, ad esempio a scuola.
- i dispositivi ibridi (Telecoil-FM contemporaneamente); prendono il meglio dell'uno e dell'altro e cercano di venire incontro a tutte le esigenze.
E inoltre:
- il Soundshuttle (basato sul telecoil, utilizzato negli uffici pubblici)
- il Soundfield, utilizzato quasi solo dai bambini a scuola (basato sul sistema FM)
- il Bluetooth (che è una variante a basso costo del sistema FM)

....e sicuramente non è finita qui !!!

Quale è il sistema migliore? Fermo restando che c'è internazionalmente molta rivalità tra i supporters dei due sistemi (Telecoil e FM), che si rinfacciano l'un l'altro pregi e difetti, purtroppo, come sempre, bisogna provare: dal momento che non esistono due sordità perfettamente uguali, similmente non si può dire in anticipo cosa "è meglio" e cosa "è peggio", che abbia valore assoluto con riferimento ai singoli casi. Per non parlare poi delle differenze tecnologiche insite negli impianti cocleari e -ancor più- nelle protesi acustiche.

Se vi interessa solo fare telefonate dal cellulare o ascoltare musica dal lettore MP3, non dovete spendere un patrimonio, è sufficiente comprare un "gancetto", collegarlo, e azionare il tasto Telecoil. Ma se avete bambini con impianto cocleare che vanno a scuola, è probabile che otterrete risultati migliori con il sistema FM, in una delle sue varianti. Se volete infine attrezzare una sala in modo che sia "accessibile", sarebbe bene pensare a un sistema ibrido.
Insomma: ad ogni caso, la sua soluzione.

1 commento:

  1. Ciao, questo è uno dei primi articoli che leggo per cercare di informarmi su come poter fare arrivare musica nuova e suoni prodotti da una chitarra elettrica ad un orecchio con IC...
    Il mio ragazzo è diventato sordo all'età di circa 30 anni e ha deciso di procedere con l'impianto un paio di anni dopo.. ad oggi ha l'IC da poco meno di 3 anni...
    E' un musicista e la qualità che gli arriva dalle casse, dalle cuffie, non basta... Qualche giorno fa ho sentito di una ragazza con IC che ascolta la TV con il BlueTooth... Vorrei fargli un regalo, un tentativo, e non vorrei sbagliare "attrezzatura".. Mi basta un link per vedere cosa mi serve... Bisogna apportare delle modifiche permanenti all'IC? (non credo). Se vi va di darmi una mano a chiarirmi un po' le idee con qualche suggerimento.. vi ringrazio già da ora. Mari nimueblu@gmail.com

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