mercoledì

Quanti sono i "sordomuti" in Italia?



Recentemente si sono lette numerose cifre sul numero dei "sordomuti" in Italia. Fermo restando che secondo la legislazione italiana questo termine è stato abolito in quanto obsoleto, è opinione diffusa che non si conosca con precisione il numero dei "sordomuti" in Italia, e tutto quello che si può sapere è una approssimazione statistica. Si parla di "sessantamila Sordi", altrove si legge "settantamila", oppure "circa novantamila", e anche "quasi centomila". Ma non ci sono cifre reali? Sembrerebbe di no, in quanto, a voler chiedere in giro, non esistono documenti ufficiali che comprovino una determinata cifra.
In realtà non è così. Un documento ufficiale esiste, ed è un documento ufficiale dell' "Ente Nazionale Sordomuti" di qualche anno fa in cui il numero di "sordomuti italiani" è riportato con grande precisione, in quanto risultato di un censimento effettuato dalle varie sezioni provinciali. Ed è quello che potete vedere nella fotografia sottostante, un documento su carta intestata ENS, firmata dall'allora Presidente dell' Ente Nazionale Sordomuti A. Giuranna, e dall'onorevole deputato S. Bottini.
In Italia nel 1993 vivevano circa 21.500 "sordomuti adulti che usano quasi esclusivamente il linguaggio gestuale". Stimando la popolazione italiana in circa 57 milioni di persone, ne risulta che nel 1993 la percentuale di sordomuti sulla popolazione era di circa 0.04 % ( ovvero: 4 su diecimila )
Non abbiamo motivo di dubitare di queste cifre, che provengono dall'Ente preposto alla tutela e assistenza dei sordomuti.
Ci si può domandare come sia cambiata questa cifra dal 1993 ad oggi: personalmente ritengo che, se non è calata (vecchiaia, morte), non è neppure aumentata (screening uditivo, impianti cocleari, maggior informazione sulla sordità eccetera). Per cui, si può prendere per buona questa cifra. Le persone sorde in Italia che usano la lingua dei segni (che nel documento del 1993 si continua a chiamare "linguaggio gestuale") sono circa ventimila. 


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