giovedì




SENTIRE MEGLIO, ANCHE IN MEZZO AL RUMORE.
Il metodo "Vanderbilt".


(nota: questa è la traduzione dell'articolo apparso il 5 marzo 2013 su "Vanderbilt News", notiziario dell' Università Vanderbilt di Nashville, Tennessee, USA. In sintesi, l' Università Vanderbilt afferma di aver messo a punto un nuovo metodo per riuscire a capire le voci con l'impianto cocleare anche in mezzo al rumore -la cosa più difficile e complessa che ci possa essere. 
Thanks to Jodi Michelle Cutler.
L'articolo originale lo trovate qui: http://news.vanderbilt.edu/2013/03/high-fidelity/)


Immaginate di essere improvvisamente in grado di ascoltare e capire le parole e il tono di una persona seduta dall'altra parte del tavolo, in un ristorante affollato, mentre una volta tutto quello che potevate sentire era solo un rumore assordante.
Oppure parlare al telefono senza problemi, perché adesso le voci dall'altra parte le sentite chiare e nitide. 
Gli utilizzatori di impianti cocleari, anche di vecchia data, stanno notando questi miglioramenti spettacolari nel loro udito, grazie al nuovo metodo di programmazione (mappaggio) sviluppato da ricercatori dell'Università  Vanderbilt.

Utilizzando questo sistema –che non richiede alcun intervento chirurgico- ancora in attesa di brevetto,  i medici dell’Università Vanderbilt sono in grado di ottimizzare e regolare in maniera molto fine il mappaggio dell’impianto cocleare, migliorando di molto qualità del suono e  chiarezza. "Il nostro metodo di programmazione dell’impianto cocleare può notevolmente migliorare l'udito di una persona, anche se l'impianto è di vecchio tipo ed è stato fatto molto tempo. Chi si è sottoposto volontario a questo nuovo mappaggio, ha detto che gli è cambiata la vita ", afferma Benoit M. Dawant,  Professore di Ingegneria  alla Vanderbilt e direttore del Vanderbilt Initiative in Surgery and Engineering (VISE)."Questo è un ottimo esempio di collaborazione tra ingegneria e medicina così come lo intendiamo noi in questo gruppo di ricerca”

Più di 200.000 persone in tutto il mondo portano l’impianto cocleare, e il numero dei beneficiari di nuovi impianti sta aumentando ogni anno in maniera esponenziale.
E la cosa notevole è che tutti questi pazienti,  da quelli nuovi a quelli  che hanno fatto l’impianto cocleare molto tempo fa,  potrebbero avere un miglior ascolto con questo nuovo processo di programmazione messo a punto dall’Università Vanderbilt.

Gli impianti cocleari sono protesi uditive per persone con sordità grave a profonda.
Questi dispositivi utilizzano una serie di elettrodi impiantati chirurgicamente che stimolano le vie nervose uditive (all interno) e un processore audio (all’esterno) indossato dietro l'orecchio per fornire le sensazioni uditive. 
Anche se gli impianti cocleari sono considerati oggi lo standard di cura il trattamento per le sordità gravi a profonde, tuttavia la qualità dell'ascolto non è alla pari a quella delle persone con udito normale; puù capitare che in un certo numero di persone si verifichi un recupero dell’udito solo parziale.

Il gruppo di ricerca interdisciplinare Vanderbilt ha cercato di migliorare sempre più i risultati sulla base del lavoro di studenti, professori e professionisti della Vanderbilt University (Facoltà di Ingegneria,  Facoltà di Medicina,  Vanderbilt University Medical Center,  e Vanderbilt Bill Wilkerson Center) . Oltre al Prof. Dawant, il team include René H. Gifford, audiologa e assistente professore di scienze dell'udito e linguaggio;  Robert F. Labadie, professore associato di otorinolaringoiatria e professore associato di ingegneria biomedica,  il dottorando  Jack H. Noble; e poi altri professori e assistenti di ricerca in ingegneria elettrica e informatica.

Gli impianti cocleari utilizzano da 12 a 22 elettrodi, a seconda del produttore. Anche se gli elettrodi possono, volendo, essere visti su una TAC, le cellule nervose che stimolano non sono facilmente identificabili per le loro posizioni e dimensioni microscopiche (dell'ordine di un millesimo di millimetro). 
Ora, è consuetudine che tutti gli elettrodi siano accesi e programmati per stimolare tutte le cellule nervose circostanti. Questo approccio del tipo “one-size-fits-all” ( tutti gli elettrodi vengono accesi, per stimolare tutte le terminazioni nervose negli immediati dintorni, senza stare a sottilizzare troppo )   può portare a una scarsa comprensione quando gli elettrodi adiacenti vanno a stimolare la stessa regione delle cellule nervose, in quanto può esserci sovrapposizione di segnali. A complicare il tutto c’è il fatto che la struttura anatomica delle terminazioni nervose di ogni persona è differente,  e quindi ogni impianto deve essere programmato ("mappato") in un approccio globale, che richiede abbastanza tempo.

Il sistema messo a punto dalla Vanderbilt prevede diverse fasi. 
La prima fase è quella di mettere a punto un modo affidabile per individuare con precisione le cellule nervose del “ganglio spirale”  ( collegate al nervo uditivo) utilizzando modelli appositi per mappare l’anatomia della coclea e mettendola in rapporto con la disposizione dei singoli elettrodi.
In parole semplici, bisogna capire dove è posizionato, rispetto alla coclea, ogni singolo elettrodo.

Il passo successivo è stato quello di sviluppare una tecnica che sfruttasse queste informazioni per generare un piano personalizzato per il mappaggio post-operatorio, che possa essere attuato in quasi tutti i pazienti.

La nuova tecnica automatica utilizza TAC pre-e post-operatorie dei pazienti per determinare la posizione degli elettrodi impiantati, e capire dove si possono verificare sovrapposizioni di stimoli (“overlapping”), causando interferenze nella trasmissione dei segnali. Utilizzando insieme insieme le immagini e gli algoritmi software,  che Jack Noble ha sviluppato nella sua tesi di dottorato, si riesce ad individuare quali elettrodi possono essere spenti senza che ci siano perdite di informazione sonora,  cioè in pratica, senza interferenze, migliorando l’ascolto. 
Un audiologo utilizza questo doppio sistema (immagini + software) per creare una mappa personalizzata per le esigenze di ogni specifico paziente. 
Il processo è completamente non invasivo, non c’è bisogno di intervento chirurgico, e può essere realizzato in un'unica seduta.

La nuova programmazione si propone di migliorare la qualità del suono e la Risoluzione Spettrale (“frequence selectivity”). . Ma che cos’è la Risoluzione Spettrale?

"La Risoluzione Spettrale è fondamentalmente la capacità di prendere un suono complesso e scomporlo nelle singoli componenti individuali", ha detto Gifford. "E ' una cosa che noi normoudenti facciamo molto bene con le nostre orecchie… e purtroppo è qualcosa che un impianto cocleare non riesce a fare, oppure lo fa male."
Questo è il Sacro Graal della ricerca sull’impianto cocleare.
"Se si riesce a migliorare la propria risoluzione spettrale, ovvero prendere un suono complesso e scinderlo nelle sue componenti,  bè, significa, tanto per fare un esempio, che le voci umane in mezzo al rumore, vengono afferrate e comprese meglio", dice Gifford. 
“Per quanto possa sembrare incredibile, in questo campo non ci sono stati miglioramenti per i pazienti impiantati, da quando è stato introdotto il sistema di codifica CIS [un sistema di codifica]…e questo risale al 1991."

Kelly Harris, una volontaria sorda,  ha detto che la riprogrammazione del mappaggio secondo il metodo Vanderbilt ha migliorato il suo udito così tanto, che le sembrava come di aver rifatto l'impianto da capo.”Straordinario. Quando ho lasciato l’ospedale, il giorno stesso in cui René mi ha rifatto il mappaggio, mi sono subito accorta di sentire meglio. "ha detto Harris. "Prima del nuovo mappaggio, non avevo mai saputo che il suono provenisse da  una direzione precisa. Proprio ieri sera, un amico pensava che il mio televisore stesse facendo uno strano rumore, e invece mi ero subito accorta che quel suono stava arrivando da un'altra direzione….. mi sembra anche di sentire molto di più i suoni tenui, e anche la musica"

Ally Sisler-Dinwiddie, audiologa, porta un doppio impianto cocleare dal 2006. Nel suo caso, la riprogrammazione secondo il sistema Vanfderbilt si è concentrata su come regolare il suo impianto a destra, che prima, funzionava assai male.. "La qualità del suono generale del mio orecchio destro non era buona, ogni volta che qualcuno parlava, mi sembrava di ascoltare qualcuno che cercasse di parlare a bocca piena." dice Sisler-Dinwiddie "Mentre il volume complessivo del mio orecchio destro era sempre in equilibrio con il mio orecchio sinistro, nondimeno mancava la freschezza e la chiarezza con la quale riuscivo a sentire con l’orecchio sinistro"
 "Ho capito che le cose stavano cambiando quando, dopo aver fatto il nuovo mappaggio, riuscivo a capire un discorso in un ristorante rumoroso senza dover fare affidamento sul mio orecchio sinistro. E’ stato come la differenza tra la notte e il giorno, da quando ha partecipato allo studio. "Posso dire che le parole sono più chiare e molto più nitide. Capisco anche le intonazioni della voce, con l’orecchio destro da solo", ha detto. 

 Il progetto attualmente continua ad accettare partecipanti volontari. Attualmente si stanno reclutando adulti, anche se Gifford, che è anche direttore di audiologia pediatrica e direttore del programma di Audiologia e Impianti Cocleari presso la Vanderbilt University, ha detto che lui crede che i bambini potranno beneficiare della nuova programmazione in quanto possono essere mappati con o senza risposte dal paziente.

Harris ha detto che ha incoraggiato molte persone a provare la riprogrammazione. "Si deve sapere che ci vuole pochissimo tempo per fare questo riprogrammazione, se l’udito non è soddisfacente, e se non ci sono miglioramenti, nessun problema., si torna al vecchio mappaggio. Penso che tutti dovrebbero almeno provare, e poi, bè, io sono molto cauto sulle modifiche delle mappe, ma se questa novità funziona a proprio vantaggio….. "

La ricerca è finanziata dal National Institute of Health, National Institute on Deafness e altri disturbi della comunicazione e Centro Nazionale per l'avanzamento delle scienze traslazionale (NIH / dell'NIDCD R21DC012620, R01DC008408 e R01DC009404 grant - UL1TR000011 grant).