lunedì

Quelli che minimizzano (9 febbraio 2010)

Detesto quelli che mi chiedono "come va?" e poi mi dicono "coraggio, andrà tutto bene", e subito dopo mi danno una pacca sulla spalla, dicendo don preoccuparsi, perchè tanto già lo sappiamo, non è vero?, che andrà tutto bene.

Detesto quelli che mi dicono "eh, ma cosa vuoi che sia, è una sciocchezza", giusto, tanto mica è una cosa che riguarda voi. Chissenefrega, la cavia è solo il sottoscritto.

Detesto quelli che ti chiedono come stai, e poi cercano di svicolare sul discorso pochi secondi dopo, per passare a qualcosa di meno impegnativo e imbarazzante.

Detesto quelli che vogliono farsi vedere interessati al prossimo, mentre in realtà è solo un gesto meccanico, e non gliene frega niente di sapere come stai.

Preferisco, di gran lunga, una persona che ti stia a sentire in silenzio, senza sorridere per forza in ogni momento, per poi dirti: sarà un lavoraccio, una faticaccia, dovrai impegnarti molto, tutto quello che posso fare è sperare che vada tutto bene.

Se non altro, è stato onesto, ha guardato spassionatamente la realtà, non è stato ipocrita.

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