lunedì

Valigie (22 febbraio 2010)

Di solito preparo le valigie all'ultimo momento, penso e ripenso a cosa portare, tolgo, aggiungo, levo, cambio idea, rimetto, sostituisco qualcosa.
Adesso invece è tutto pronto, senza ripensamenti.
Manca ancora qualche giorno, la valigia è pronta e chiusa.

Mi sento vagamente come se avessi apppuntamento con un giudice severo, con il quale non ci saranno appelli, non saranno ammessi ripensamenti, non saranno tollerate manchevolezze.
Meglio essere preparati.

Mi sento una confusione mentale enorme, forse è meglio così. Se sapessi davvero cosa vado a fare, cosa mi aspetta, forse non avrei il coraggio di farlo.
Ho la sensazione di non capire più niente, di non sapere più nulla.

Quando arriva questa sensazione, allora faccio finta di niente.
E' come se mi isolassi dai problemi, se non pensassi, e mi concentrassi su altre cose. Ma so benissimo che è un momento di emergenza. Lo faccio perchè dentro di me so che "uomo tranquillo ragiona meglio"
E così riesco a mantenere una serenità di fondo in questi giorni.

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